Castelvecchio

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Cortile interno di Castelvecchio 1475

 

Castelvecchio

Alla parte medievale, quindi la più antica del Buonconsiglio, ossia Castelvecchio, si accedeva attraverso il portale marmoreo detto “di San Vigilio” per la presenza della statua del Santo, aperto intorno al 1530, nella cinta muraria verso la città. Questo era anche l’accesso principale, ufficiale, a tutto il complesso del Castello. Le vicende costruttive sono distintamente leggibili sul prospetto verso la città recentemente restaurato. Gli ambienti di Castelvecchio, che solo in piccola parte hanno corservato l’apparato decorativo originario, si dispongono intorno al suggestivo cortile del 1475, dotato di quattro ordini di loggiati sovrapposti, ornati da affreschi con festoni, putti e animali, dei pittori veronesi Sacchetto. Nella parte più alta si apre l’aggraziata loggia gotica ad archi trilobati. Di fronte, sul lato orientale, intorno al 1535 Marcello Fogolino dipinse un grande affresco con Carlo Magno e i dignitari della sua corte. All’ultimo piano, tutt’intorno, è raffigurata la serie dei vescovi di Trento prima del Mille, che prosegue all’interno, nella contigua Sala Grande (la “Sala dei vescovi”), con le immagini dei presuli trentini dopo la creazione del Principato, fino all’ultimo della serie, Pietro Vigilio Thun. Sopra i vescovi sono raffigurati i coevi imperatori di Germania e della Casa d’Austria; più in alto i nomi dei papi. Nell’ala orientale si trova la cappella fatta affrescare dallo Hinderbach (stemma e data 1472, sulla volta) e, al piano superiore, un appartamento con fregi cinquecenteschi, stemmi ed imprese di Bernardo Cles.

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Marcello Fogolino, Carlo Magno in trono e i vescovi di Trento

Bartolomeo Sacchetto,decorazioni e affreschi              

Portale di S. Vigilio, Antico ingresso al Castello

 

" Sala dei Vescovi "

Carlo Magno, I vescovi e l'esaltazione del Sacro Romano Impero

Il cortile era il passaggio obbligato per accedere al MAGNO PALAZZO per chi entrava dall'ingresso ufficiale, il portale di San Vigilio. Nella parte più alta del lato orientale, intorno al 1535, Bernardo Cles fece dipingere a Marcello Fogolino, pittore di corte, l'incombente immagine di Carlo Magno in trono fra lo stendardo con l'aquila imperiale e quello azzurro con i gigli d'oro di Francia. Più in basso, sotto l'iscrizione, sono i vescovi d'età carolingia.